“Le navi ad Eolo” nuova via nelle placche di Morareet

È questo il nome della nuova via sulle Placche di Morareet. Le stesse placche percorse dalla via “Il fum e l’aga” aperta alla fine scorso millennio (1999), da LGG e dal Furio (Colman).
Il nome della nuova via non è la dotta citazione del verso di un ellenico aedo ma una dedica.

I protagonisti principali stavolta sono LGG e il suo storico compagno di cordata Gabriele (Mancini). Il terzo attore, (il Furio già sopra citato) si è unito ai due solo nel terzo e ultimo giorno di lavorazione, solo per recitare ossessivamente la stessa frase “Voglio una falesiaaaaa!.. !” Fellini –Amarcord)..Una falesia sul mare (Fred Bongusto)

 

I lavori erano iniziati, rigorosamente dal basso, nell’estate di due anni fa e si erano arenati, nella medesima estate, sotto l’ultimo tiro. Quest’anno non trovando la motivazione necessaria per issare, per quasi duecento metri di parete, trapano e spit abbiamo deciso di concludere la via chiodando il tiro mancante dall’alto.
Gli eventuali ripetitori, se ce ne saranno di disposti a chiudere un occhio su questa nostra imperdonabile caduta di stile, troveranno pronta e confezionata, una magnifica via di quasi 200, su ottima roccia calcarea, appoggiata nella prima parte, verticale e strapiombante nel finale.
Sulla sinistra (in verde sulla foto) abbiamo già in lavorazione una altra via.

Per raggiungere la base della parete percorrere per una mezz’ora la strada che dal Rifugio Tolazzi  conduce al Rifugio Marinelli, fino a dove questa incrocia il rio che scende dal Vallone del Ploto, in vista della evidente placconata.
Si sale nel bosco sulla sinistra del rio per una tracce di sentiero, in direzione delle base della placconata, poi si piega verso destra per erba alta e ripida (occhio alle vipere) fino alla base di un canalino erboso attrezzato con corda fissa, che permette di aggirare da destra a sinistra il ripido zoccolo di rocce ed erba sottostante la placconata (in tutto circa 50 minuti dal rifugio Tolazzi).

1)–Dal termine della corda fissa salire verso sinistra, dapprima per facili placche giallastre e poi per placche grigie quasi verticali, fino a una comoda sosta su terrazzo erboso sovrastato da un tetto (50 m; 4 poi 6a)
2)-3)–Salire a sinistra del tetto per placche via via più compatte fino ad un terrazzo erboso (70 m; 5a, 5b).
4)–Obliquare a destra per placche compatte fino alla base di un diedro verticale (30 m; 5b).
5)–Percorrere il diedro in obliquo a sinistra fino al suo termine; sosta su comoda cengia (30 m; 6a+).
6)—Traversare a sinistra per qualche metro, salire a una cengia, superare un piccolo strapiombo e seguire poi una fessura obliqua a destra fino a rocce più facili (30 m; 6b+).
Discesa in doppia come da schizzo.

Utili due corde da 50 m per la discesa in corda doppia e qualche cordino (è possibile anche calarsi con una corda da 70-80 m). La via per il resto è completamente attrezzata a spit (S2).

~ di calcarea su settembre 21, 2018.

Una Risposta to ““Le navi ad Eolo” nuova via nelle placche di Morareet”

  1. Le navi ad Eolo : bella via, fatta oggi con tempo splendido. confermo difficoltà e bellezza. portare un seghetto per un fastidioso alberello sul penultimo tiro. complimenti agli apritori.

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