Monte Amarianutte – La vetta !

Qualche mese fa avevo parlato su questo blog dei lavori di sistemazione del vecchio troi di Martin con la voglia di incoraggiare la gente a visitarlo e a godersi il panorama della conca tolmezzina dalla panca in legno.

Da questo punto in poi sarebbe stato bello proseguire sulla cima, ma sembrava impossibile data l’assenza di una traccia e la presenza di una folta vegetazione.  Avevo provato a proseguire un paio di volte ma mi sono sempre trovato in mezzo ai rovi e agli schianti;  mi sentivo  solo e impotente e nella mia testa si faceva largo il pensiero che non sarai riuscito a fare nulla di concreto.

Quando invece tutto sembrava irrealizzabile ecco arrivare in soccorso il grande Gjate.
Con grande passione ha preso l’iniziativa di procedere verso la cima dell’Amarianutte;  armato di motosega ha cominciato ad aprirsi un varco nella temibile boscaglia consumando molte volte la catena, però non la sua voglia di fare!

Anche Gjate non è stato abbandonato e mentre lui apriva la traccia con la motosega, suo figlio Nicolò ed io gli davamo supporto con le cesoie per  sbarazzarci degli arbusti più piccoli.
Nel giro di pochi mesi siamo riusciti a guadagnare l’anticima e il 3 gennaio 2013 abbiamo organizzato la spedizione per pulire la cima vera e propria. Finalmente dopo tante ore di lavoro la vetta è tornata raggiungibile e per festeggiare ci siamo concessi una bottiglia di buon barbera.

Adesso l’Amarianutte, dopo anni di solitudine, sta aspettando tutti voi amanti della montagna che andiate a trovarla. Dal punto panoramico del troi di Martin sono 325 m di dislivello (780 m in totale da Pissebus) che si possono percorrere in tre quarti d’ora seguendo la traccia recentemente segnalata con bolli rossi e ometti.

Il paesaggio potrebbe stupirvi perché la prima parte del percorso è parecchio bruciata dall’incendio del 2003 e sembra non dare speranza per qualcosa di bello; continuando però ci si ritrova in mezzo a dei bellissimi faggi (alcuni penso secolari) e a dei grandi pini. La cosa che mi ha colpito di più è che dietro a questi grandi alberi spesso è tutto bruciato e loro invece sono riusciti a cavarsela miracolosamente.

Arrivati poi sulla cima si può ammirare l’Amariana in tutto il suo splendore, uno scorcio di Tolmezzo, e la tutta la valle del But con il Cogliàns e la Chianevate a salutarvi.

Ora non resta che completare la traccia per fare il giro ad anello e ricongiungere la cima con il troi di Cjadin. Prevedo tanti lavori e fatiche ma soprattutto grandi soddisfazioni nel vedere le persone entusiaste di ripercorrere questi sentieri un tempo abbandonati.

Alessandro Cella

~ di calcarea su febbraio 1, 2013.

Una Risposta to “Monte Amarianutte – La vetta !”

  1. Grazie ancora per la pubblicazione.
    Colgo l’occasione per fare i complimenti a chi gestisce il blog per tutti gli articoli pubblicati che sono molto interessanti. Bravi!!

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